Verso le due e mezza di notte la madre di Tiziano ci telefona per farci sentire i fischi assordanti contro Corona. Penso quindi che è in atto una forte contestazione. Soddisfatto raggiungo gli altri ragazzi che ballano, ma resto fermo in mezzo a loro perché i pensieri invadono la mia mente. Un'ora prima anch'io avevo ricevuto un SMS in cui mi si diceva che avevamo fatto bene a non essere lì in piazza, che i giornalisti ci cercavano e che la nostra assenza era ormai una presenza.
Il giorno dopo leggo sui giornali che ci sono stati fischi, qualche pomodoro lanciato sul palco. Leggo anche che diversi ragazzi hanno voluto fare una foto con Corona. Ho visto alcuni servizi video in cui si vedeva Corona che diceva un serie di cose seduto sul bracciolo di una poltrona ed in cui si vedevano una serie di giornalisti con i microfoni in mano. Poi ho visto Corona affrontare un ragazzo al quale gli chiede perché gli sta dando del coglione e il ragazzo non sa rispondere. Le immagini si soffermano anche sulla folla ma non si capisce quante persone siano e sinceramente non si capisce nemmeno in quanti fischiassero.
Dalla visione dei video e dalla lettura dei giornali si capisce ben poco. Non si capisce quanto sia stata ampia la contestazione, non si capisce quante persone hanno gradito l'esibizione, non si capisce quanti ragazzi volevano essere ritratti con Corona e quanti lo sono stati.
I media suggeriscono la costruzione della realtà che si va a comporre nelle nostre menti. Ma chi come me filtra quello che vede e legge cercando solo dati oggettivi è rimasto abbastanza insoddisfatto dalla costruzione proposta.
Due fatti ritengo rilevanti:
1. Corona ha attaccato la magistratura
2. Corona sedeva in modo scomposto. I giornalisti che invece sedevanoin modo composto mi hanno fatto un po' pena e tristezza, al posto loro sarei andato via. Non si è mai visto che chi fa le domande siede in modo educato e chi risponde invece si accomoda sul bracciolo della poltrona. Cari giornalisti non avete partecipato ad un talk-show ma siete stati coinvolti in un imbarazzante show senza talk.
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1 commento:
La costruzione della realtà.Un bel titolo.E' la base della teoria PNL che non è la sigla del Prodotto Nazionale Lordo ma della Programmazione Neuro Linguistica.
Si deve a Korzbinski una frase ormai celebre: “la mappa non è il territorio”. Ognuno si costruisce la sua mappa, la sua realtà, le sue verità, i suoi valori, le sue credenze, il suo piccolo spazio di mondo in cui vive.
Per tornare al Corona.
Anch'io ho deciso di non esserci.
L'essere contro e contestarlo mi sembrava funzionale al suo SHOW.
La STORIA venosina ha bisogno di energie giovani ed autentiche se vogliamo vogliamo segnarla positivamente.
Un saluto
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