venerdì 17 agosto 2007

GIUDIZI MORALI E CENSURA

Nel contestare l'esibizione di Corona abbiamo evidenziato che siamo garantisti. Quindi non vogliamo Corona sul palco non perché sia indagato. Non lo vogliamo essenzialmente per 4 motivi che non riporto per ordine di importanza:

1. faremmo esibire quello che è, a nostro avviso, un cattivo esempio morale
2. faremmo esibire una persona che non è uomo di arte (non canta, non recita, non suona, non balla), non è un intellettuale, non è una persona socilamente impegnata
3. pagheremmo una persona indagata per fargli parlare pubblicamente ed in modo spettacolare delle sue verità giudiziarie (quindi attenzione non è l'essere indagato in sé che contestiamo)
4. siamo contrari al fatto che debbano essere "esportate" nelle piazze "reali" d'Italia vicende essenzialmente dalla forte risonanza mediatica ma che poco c'entrano con il contesto socio-culturale, ad esempio, della nostra Venosa.

Mi vorrei soffermare sulla prima motivazione. Alcuni contestano questo nostro atteggiamento moralistico dicendo: chi siamo per giudicare? E soprattutto, la censura che tutti noi mal sopportiamo non nasce proprio dal vietare pubblicazioni o esibizioni di ciò che si ritiene moralmente scomodo?

E' inutile voler nascondersi dietro un dito: la questione è seria ed importante.
Ci sono ovviamente casi di immoralità che la legge per forza di cose deve censurare. Ma il caso Corona è da censura? A mio avviso, no.
Non farei mai una legge in cui si scriva che Corona non possa salire sul palco. Ed è per questo che non condivido le forti posizioni di chi vuole che il nostro Comune debba togliere la piazza a Corona. Questo però non significa che io, non condividendo il fatto che si dia la possibilità di far esibire un cattivo esempio morale, non possa combattere affinché chi vuole questa esibizione si convinca delle mie idee e decida di ritirare l'iniziativa o comunque di non farne altre simili per il futuro. Inoltre, implicitamente sto affermando che comunque noi cittadini abbiamo tutti i diritti di esprimere giudizi morali.

Altro discorso invece merita il garantismo. Nessuno di noi ha mai contestato il fatto che Corona non potesse salire sul palco perché indagato. Noi però abbiamo tutti i diritti di esprimere un giudizio morale su ciò che è emerso da queste indagini e su ciò che lo stesso Corona racconta. Ma lo ripeto, sarei contrario a far diventare legge questo giudizio morale e sono contrario al fatto che si chieda di ritirare la piazza. Il Consiglio Comunale ha fatto benissimo ad esprimere un parere sulla vicenda dichiarando inopportuna l'iniziativa della Pro Loco. Dovrebbe essere la Pro Loco a capire di aver sbagliato e quindi ritirare l'iniziativa. Il Comune fa benissimo a non togliere la piazza.

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