venerdì 10 agosto 2007

IL FUTILE FASCINO MEDIATICO

Temo l'arrivo di settembre. L'ho sempre temuto.

A settembre ricomincia la vita che devo vivere. Da bambino la scuola, oggi il lavoro. Ad agosto ho sempre inventato ed immaginato. Da bambino inventavo giochi ed immaginavo di giocarli con gli altri bambini. Oggi invento cortometraggi, iniziative di protesta, post sui blog, ed immagino set, riprese, ragazzi che raccolgono firme, piazze piene di persone con libri in mano, pensieri che si compongono su una pagina bianca.

Vivo nei miei pensieri e nella mia immaginazione. Il concetto di concretezza non mi appartiene. Anche se realizzo ciò che penso, vivo tutto come se accadesse solo ed esclusivamente nella mia mente.

Questo blog è un blog sulla Venosa a cui voglio bene e su quella a cui vorrei tanto voler bene. Gli eventuali lettori non mi chiedano di esprimere pensieri "concreti" sul mio paese. Come faccio ad essere concreto parlando delle strade su cui ho fatto mille giochi, delle scuole in cui sono entrato con una mega-cartella e da cui sono uscito dopo 13 anni di vita, del sole e della pioggia che hanno sempre fatto da sfondo ai miei umori?

Da dove cominciamo? Ahimè dall'esibizione di Corona.

Continuo a definirla esibizione, ma è un'esibizione? Non saprei.
Non saprei proprio come definire quello che Corona farà sul palco in Piazza Castello. La parola spettacolo mi sembra inappropriata, la parola intervista credo sia limitativa, la parola performance la trovo esagerata. Direi che il vocabolario italiano non ha un termine con cui si possa definire questa ".........".

A Venosa conosco pochissime persone e pochissime persone conoscono me. Non conosco il presidente della Pro Loco e credo di non conoscere nessun membro della Pro Loco stessa. Ma vorrei tanto voler bene a tutti loro. Vorrei tanto far capire loro che se amiamo la nostra città non dobbiamo accendere i riflettori sulle nostre piazze con la luce di personaggi televisivi che hanno successo nel modo più improbabile e che proprio non hanno nulla da offrire al nostro paese. Non dobbiamo permettere alla televisione di irrompere anche nelle piazze "reali" della nostra Italia. Il caso Corona doveva essere solo un caso giudiziario ed invece la televisione lo ha barbaramente fatto diventare un caso gossip-giudiziario ed ora ancor più barbaramente vogliamo farlo diventare anche un caso su cui discutere nella nostra bellissima Piazza Castello?

Venosa ha la straordinaria fortuna di essere già di per sé illuminata dalla sua storia, dall'aver dato i natali ad Orazio conosciuto a New York così come a Tokyo, dai suoi bellissimi monumenti, dalla sua luce e dalle sue terre, dal suo elegante centro storico, da una Piazza Castello che è una delle piazze più belle d'Italia. Venosa ha tutti i "contenuti" per poter essere promossa turisticamente. Venosa ha bisogno solo di Venosa per attirare turisti a sé, e non di certo portando nelle nostre piazze personaggi con un successo mediatico fine a se stesso, che alimentano l'idea che il successo e il denaro sono gli unici obiettivi della vita, che per andare sul palco non c'è bisogno di saper cantare, ballare, recitare, suonare ma semplicemente essere personaggi qualunque dal futile fascino mediatico.

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